Lo sballo sintetico che fa paura
Gli psichiatri italiani contano oltre 700 nuovi stupefacenti chimici. L’Ue avverte: crescono al ritmo di due alla settimana. È un’invasione
Oltre 400 ricoveri nel mese di giugno, in pratica 15 al giorno. Due omicidi causati dallo “sballo” e deliri. Le droghe sintetiche stanno facendo strage. Sono pistole che non fumano, non sparano. Però armi chimiche che se ingerite fanno danni seri. L’allarme proviene dall’Onu. I dati riguardano Washington, negli Usa. Sul banco degli imputati ci sono cannabinoidi sintetici che vengono venduti come pacchetti d’incenso sotto i nomi di K2, Spice, Scooby Snax e Bizzarro. Nei primi 12 giorni di luglio, le ambulanze hanno già caricato 149 persone che le avrebbero usate. Gli effetti di queste droghe sono molto variabili e gli agenti della polizia di Washington non si meravigliano ormai più di nulla: gente disorientata con lo sguardo da zombie, altri in preda a risate irrefrenabili o che si agitano senza controllo prima di perdere conoscenza. Per fermare un uomo che strisciava sul marciapiedi verso Capitol Hill ci sono voluti otto agenti. Un altro si era arrampicato su un palo della luce e si è calato i pantaloni all’arrivo dei poliziotti. C’è anche chi reagisce in maniera molto aggressiva, tanto che il capo della polizia Cathy Lanier fa un paragone con gli effetti del crack nell’indurre alla violenza e portare alla morte. Realizzate spesso in laboratori in Cina, queste droghe sintetiche hanno composizioni varie. Ed è questo che le rende molto pericolose, perché i medici dei pronto soccorso hanno difficoltà a curare chi ha preso sostanze sconosciute i cui effetti non sono stati studiati. Queste droghe sono «una seria minaccia alla salute pubblica e alla sicurezza del pubblico», dichiara il sindaco di Washington Muriel Bowser.
In Europa e Italia la situazione non è meno preoccupante. Nel 2014 in Europa sono state segnalate 101 nuove droghe. Una sirena suonata nel giugno scorso a Lisbona dal commissario europeo per Migrazione, affari interni e cittadinanza Dimitris Avramopoulos, che ha denunciato come Internet stia diventando una nuova fonte di approvvigionamento. Presentando la Relazione europea sulla droga 2015 dell’Agenzia europea delle droghe di Lisbona, Avramopoulos ha spiegato che «ci troviamo di fronte a un mercato della droga globalizzato e in rapido mutamento» e che questa minaccia «richiede una risposta rapida, determinata e condivisa». L’anno scorso sono state individuate nuove sostanze psicoattive al ritmo di circa due a settimana, e l’elenco di queste sostanze è stato dominato da due gruppi: catinoni sintetici e cannabinoidi sintetici, spesso venduti come succedanei rispettivamente di stimolanti e cannabis.
Nello stesso mese, nel nostro Paese l’Istat si è impegnata a progettare «un nuovo sistema informativo» sul fenomeno droga, che costituirà la base per i rapporti nazionali. Lo ha detto il presidente dell’Istituto di statistica, Giorgio Alleva, nel corso del seminario che si è svolto a Roma: “Migliorare la comprensione del fenomeno droga: quali dati per le politiche”. Nel seminario si è anche parlato delle nuove sostanze, uno dei capitoli più spinosi dei consumi. «Abbiamo identificato circa 700 nuove sostanze. Tra queste circa 300 tipi di fenetilamine, cioè droghe simili all’Mdma, l’ecstasy. E ancora, 220 cannabinoidi sintetici, le cosiddette “spice”, circa 30 tipi di catinoni sintetici, come il mefedrone, droghe spesso associate ai suicidi, che imitano gli effetti della pianta di Khat, e i farmaci con prescrizione» ha spiegato lo psichiatra Alessandro Vento. Vento, che lavora con i Sert, registra un’emergenza «per la diffusione di ketamina e metossietamina, per le sostanze ecstasy-simili e per gli psicofarmaci».
Fonte: iltempo.it