Intervista al Professor Alessandro Vento all'interno del programma Bianco E Nero andato in onda il 26/02/2017 sul canale LA7 a proposito dell'omicidio Varani

La neuroscienza risulta un elemento centrale per comprendere dinamiche interne alla vicenda dell'omicidio Varani. Cosa è stato riscontrato dalla consulenza neuropsichiatrica richiesta dalla difesa di Manuel Foffo? Manuel Foffo è capace di intendere e di volere? Risponde il Professor Alessandro Vento.  Servizio di Chiara Ingrosso, Roberto Lucarelli e Simone Mele.

 


Intervento del Professor Alessandro Vento all'interno del programma "Life Obiettivo Benessere" del 21/02/2017 a proposito dell'uso della cannabis

Intervento del Professor Alessandro Vento all'interno della trasmissione radiofonica Life Obiettivo Benessere andata in onda il  21/02/2017 su Radio RAI a proposito dell'uso della cannabis.

 


Airone - articolo sulle nuove droghe

Articolo pubblicato sulla rivista Airone N.428 di Dicembre 2016 a proposito delle nuove droghe in commercio.

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Medicina 33 - Intervista al Professor Alessandro Vento sulla diffusione delle nuove droghe fra i giovani

Laura Berti intervista, all'interno della trasmissione Medicina 33 su RAI 2, il Professor Alessandro Vento, psichiatra e psicoterapeuta responsabile dell' Osservatorio delle dipendenze, a proposito della diffusione delle nuove droghe tra i giovani.

 


Intervento del Professor Alessandro Vento all'interno del TG 2 a proposito delle droghe da stupro

Intervento del Professor Alessandro Vento all'interno della puntata del TG2 di mercoledì 14 Settembre 2016 alle ore 20:30 a proposito delle droghe da stupro.

 


Legalizzazione della cannabis - Gessa Vs. Schifano

Di opposta opinione circa la convenienza di una eventuale legalizzazione delle droghe leggere, sono molti, in realtà, i punti d’incontro tra le argomentazioni dei due studiosi, utili tasselli per iniziare a costruire un dialogo condiviso e costruttivo su un tema dagli importanti risvolti socio-sanitari e socio-economici.

Il primo importante punto d’incontro tra le opinioni del prof. Gessa e del prof. Schifano sta nella natura del disturbo del tossicodipendente: entrambi concordano sul fatto che questa sia una vera e propria malattia del cervello che interessa il sistema nervoso centrale, e non semplicemente un “vizio” o una “libera scelta”.

In riferimento alla classificazione delle droghe in base al loro grado di tossicità, se i due autori concordano sulla possibilità di stabilire una scala in base a tale parametro, volto a misurare i danni che la sostanza può creare in chi la utilizza e la facilità con cui si può diventare dipendenti, per il prof. Gessa riconosce anche una scala di dannosità basata sugli effetti che tali sostanze hanno sulla società: “questa classificazione delle droghe ha portato appunto ad una scala di dannosità che mette al primo posto droghe che sono legali, per esempio l’alcol oppure la stessa nicotina”. Per quanto basso, esiste, per entrambi gli autori, il rischio di diventare dipendenti dai cannabinoidi, come sostiene il prof. Schifano, “su cento consumatori di marijuana più o meno l’8-10% riuscirà a sviluppare una vera e propria dipendenza”. Inoltre, come evidenzia il prof. Gessa, “quelli che utilizzano la cannabis hanno una tendenza, dopo i trent’anni, a diminuire la dipendenza”.

Riguardo alla tesi secondo cui la marijuana sarebbe la causa del successivo utilizzo di altre droghe, entrambi gli autori dissentono. Come afferma il prof. Gessa: “è vero che nel passato dei consumatori di altre droghe c’è l’uso della marijuana: più precoce è stato l’uso della marijuana, più frequente è il passaggio a droghe pesanti. La spiegazione di questo percorso è che l’associazione è dovuta al fatto che il mercato illegale della canapa e quello delle droghe pesanti, naturalmente, porta chi acquista la marijuana ad avere l’offerta, l’occasione di acquistare altre droghe”. Il prof. Schifano, inoltre, fa ulteriormente ordine nel passaggio da una droga all’altra, affermando che “quando nella storia di uso di sostanze arriva la marijuana in un ragazzino, in realtà prima sono già arrivati nicotina e alcol […]. Pertanto, una buona protezione primaria e secondaria si può rivolgere a nicotina e alcol”.

In riferimento all’accusa rivolta alla marijuana di provocare effetti psicotici e schizofrenia, gli autori concordano nuovamente, ma, oltre a distinguere la minore pericolosità in questo senso delle sostanze di derivazione naturale – come fa, nello specifico, il prof. Schifano – evidenziano che, affinché tali episodi si verifichino, è necessaria l’assunzione di una quantità molto alta di principio attivo e una predisposizione del soggetto, per vulnerabilità psicobiologica. Ma, come afferma ancora il prof. Schifano in riferimento alla schizofrenia, “il vero problema è che noi prima di cominciare a usare la marijuana non sappiamo se siamo predisposti nei confronti di questo tipo di malattia”. Inoltre, come sostiene il prof. Gessa, è possibile che l’assunzione di marijuana slatentizzi la malattia anzitempo: chi “inizia a usare continuativamente cannabis in adolescenza ha più probabilità […] di avere questa condizione accelerata: tempi più brevi rispetto a chi non fuma”.

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Tratto da: ProVersi, opinioni a confronto http://www.proversi.it


Intervento del professor Alessandro Vento all'interno della trasmissione radio GR1 DEL 13/05/2016

Intervento del professor Alessandro Vento all'interno del GR1 a proposito della nuova droga di provenienza Filippina "Shaboo".

 


Intervista al Professor Alessandro Vento durante la trasmissione Porta a Porta di RAI 1

 

Seconda intervista al professor Alessandro Vento andata in onda il 14 marzo 2016 all'interno della trasmissione Porta a Porta di RAI 1. Ancora sull'efferato delitto di Roma che ha visto vittima il giovane Luca Varani.

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